Expansion e Kintsugi: ciò che è spezzato, può diventare prezioso, luminoso… unico!
Expansion è il nome della bellissima statua dell’artista Paige Bradley, creazione nata da un'intuizione, in seguito alla sua rottura: tutti i frammenti furono ricomposti e le crepe che l’urto aveva lasciato, furono impreziosite con della luce.
Un’antica pratica giapponese, il Kintsugi (金継ぎ), o kintsukuroi (金繕い) che letteralmente significa “riparare con l’oro”, consiste nel riparare oggetti in ceramica, valorizzandone la crepa con l’utilizzo di oro o argento liquido o lacca con polvere d’oro, per saldare assieme i pezzi.
È così che il difetto viene esaltato, valorizzato e mostrato in tutta la sua bellezza.
Nel corso dei secoli i maestri zen hanno sviluppato l’idea che gli oggetti rotti non dovrebbero essere buttati, ma curati. Il Kintsugi è quindi l’arte di trasformare il difetto in bellezza, l’irreparabile diviene riparabile e al contempo assume unicità e valore.
Il kintsugi può avvicinarsi molto anche ai concetti di Accettazione e Compassione, utilizzati molto in psicoterapia. Accettare che possiamo cadere, trovarci e sentirci a pezzi, ma, se riusciamo a guardare con amorevole gentilezza quelle ferite e senza giudicarci duramente per quel dolore, è anche possibile comprendere che si può tornare ad essere più forti, più saggi, sentendoci unici e irripetibili.
Perchè dopo una rottura ci si può ricomporre, non cercando di nascondere le cicatrici, ma risaltandole e rinascendo a Nuova Vita.