Attacchi di Panico: cosa sono e come superarli
Avere un Attacco di Panico equivale al provare una intensa paura o angoscia di perdere il controllo, di svenire, paura di impazzire o di morire. Le sensazioni fisiche che lo accompagnano sono solitamente: tachicardia, sudorazione, tremori, senso di soffocamento, vertigini, depersonalizzazione. I sintomi del panico sono molto intensi e a volte vengono confusi con patologie organiche come l'infarto.
Spesso dopo il primo episodio si comincia a vivere nel terrore che possa ricapitare e si comincia ad evitare di ripetere l'atto o di ritrovarsi nel luogo dove si è verificato, oppure si teme di fare una brutta figura di fronte agli altri si evitano alcune situazioni sociali oppure le si vive con forte disagio. La paura di aver paura costituisce la vera trappola del disturbo di panico, presentandosi come un circolo vizioso.
L'esordio degli attacchi di panico coincide di solito con periodi di forte stress, cambiamenti di ambiente, difficoltà nel lavoro, lutti, separazioni, gravi malattie.
TRATTAMENTO
La maggior parte delle persone che ne soffre mette inconsapevolmente in atto dei “tentativi di soluzione”, che a lungo termine peggiorano il problema piuttosto che migliorarlo o risolverlo. Per questo la cosa più importante è cercare di capire come l'attacco di panico funziona all'interno del nostro funzionamento, per poterlo risolvere nella maniera più efficace.
Di solito i comportamenti utilizzati più di frequente consistono nel cercare di controllare le proprie reazioni interne, nell' evitare i luoghi o le situazioni che creano il panico, nel chiedere aiuto ad amici e parenti per affrontare le situazioni ansiogene, e/o nell'utilizzo di farmaci specifici. La messa in atto di tali soluzioni spesso alimenta e mantiene il problema anzichè migliorarlo, con conseguenze significative, talvolta invalidanti, nella vita della persona.
Oltre a comprendere il meccanismo di funzionamento da cui nasce e si incrementa il panico è importante individuare i tentativi di soluzione disfunzionali e interrompere la loro messa in atto.
Tra le diverse strategie di familiarizzazione con i sintomi (da fare insieme al terapeuta e da eseguire a casa) è utile dedicare un certo intervallo di tempo della giornata a riflettere su alcuni aspetti del problema e adottare degli accorgimenti che mettano la persona nella condizione di poter fronteggiare, con le proprie risorse, il problema e di poter inoltre assumere un atteggiamento di accettazione del rischio della paura stessa.
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